venerdì 25 gennaio 2013

Il Lavoro


Carta Costituzionale Italiana
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Qui ho riportato i primi 4 articoli della nostra costituzione, e con questi vorrei che i nostri politici finalmente facessero un po' di Auting.
Ho evidenziato le parti più interessanti, perchè se tra chi legge ci fosse un avvocato con le palle, si possono ravvisare le motivazione per far condannare lo stato c/o la corte europea per il mancato rispetto della carta costituzionale.
Da anni tutti i partiti politici, hanno (sulla carta) detto che dobbiamo incentivare il mercato ad assumere più giovani. Ma nessuno ha mai considerato un particolare molto importante, se una persona perde il proprio posto di lavoro fuori dalla soglia imposta dai nostri cari governanti per cui una persona possa rientrare nella categoria dei giovani, chi l'assume? NESSUNO!!.
Questo perchè all'azienda se a livello di competenze potrebbe andare bene, a livello di costi non è conveniente.
Alla fine di queste considerazioni lo stato italiano potrebbe essere condannato per il mancato della propria carta costituzionale per i seguenti motivi:
1 - Non garantisce ai cittadini italiani in ugual misura l'accesso al mondo del lavoro.
2 - Viola l'art 2 creando una diseguaglianza di trattamento nei confronti dei cittadini.
3- Viola l'art.3 non rimuovendo gli ostacoli che impedisco ai cittadini l'accesso al lavoro.
4  - Viola l'art 4 non promuovendo l'accesso al credito dei singoli cittadini impedendo di fatto la costituzione di nuove imprese, e strangolando a livello di tassazione le imprese esistenti impedendo di fatto nuove assunzioni.

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